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Quanti nostri giovani hanno appena scelto quale percorso scolastico seguire alle superiori o all’università?
Mi confronto, spesso, con i giovani per ascoltarli. Ma, sempre di più, trovo confusione nella scelta dei percorsi di studio.

E ci sono 2 enormi problemi (perché di problema si tratta)

1)-Spesso la scelta della scuola è legata ad un “desiderio” oppure ad un “percepito”…
Ma quanti giovani conoscono BENE e CONCRETAMENTE il mondo del lavoro che li aspetta per la scelta che hanno fatto? Lo hanno mai visitato o se lo sono solo “immaginato”? Hanno mai fatto 10 gironi in quel mondo comprendendone, però, la realtà ed i retroscena? Benessere? Vicinanza ai propri affetti? Probabilità di poter avere esattamente quel lavoro? Tenuta negli anni senza perderlo? Disparità di opportunità in base al #genere? #stipendio ?

2)-quello che studiano è veramente quello che viene richiesto dal mondo del lavoro?
Chi seleziona giovani sa benissimo che, spesso, non sono allineati con quello che serva. Perché il mondo dello studio, nonostante i grandi sforzi e progressi è, ancora, troppo lontano dal mondo del reale.

Anche per questi 2 punti, quanti dei nostri giovani terminano gli studi, si affacciano nel mondo del lavoro e, poi ….bummm!! si scontrano contro il muro della realtà e si fanno una doccia fredda. Non era quello che si aspettavano, non era quello che desideravano, non era come pensavano …e, ritornare in dietro …non si può …e, mentre noi ed i nostri genitori ci adattavamo, oggi, i giovani, adattarsi ed accontentarsi lo percepiscono e vivono come disagio fisico e mentale…

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